L’insegnante di Judo è tradizionalmente, un educatore; come tale è investito di responsabilità, oneri e ruoli che sembrano esulare dai suoi compiti specifici.
La professionalizzazione del ruolo, di cui spesso si sente parlare, è a mio parere una forzatura che tira in ballo tutta una serie di figure, certamente importanti, che non possono sostituirlo, ma solo affiancarlo.
L’enfasi sulla professionalizzazione è a mio avviso invece un’illusione perché ha costi insostenibili per la maggior parte delle famiglie dei praticanti di sport di base e anche perché, segnatamente nel Judo, questi costi possono solo raramente essere ammortizzati dai risultati.
In fin dei conti è utile solo per atleti di altissimo livello agonistico, comunque una sparuta minoranza.
Meglio un insegnante empatico, sensibile (e comunque preparato) di un manager che gestisce i suoi atleti come fossero un’azienda.